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mercoledì 15 ottobre 2014

RECENSIONE: comedy 6-12 Ottobre

Quella scorsa è stata la settimanadel tripudio delle comedy: vediamo insieme cosa è successo sui network americani!




(1x01 "A is for Acquaintances"; 1x02 "B is for Big Glory") una nuova comedy tutta incentrata su una storia d’amore appena nata, quella tra Andrew e Zelda. Nella prima puntata si sono conosciuti e Andrew si è fatto in quattro per cercare di non apparire un maniaco e per convincere Zelda ad uscire con lui. Compiuta l’impresa, si ricorda che aveva già fissato un appuntamento con un’altra ragazza prima di conoscere Zelda. Questa ovviamente, per non essere da meno, prende il primo palestrato che incontra e lo porta a cena. Una volta che si sono ingelositi a vicenda, acconsentono di comune accordo a non uscire più con altre persone.

E il verdetto dei gufetto è: ritroviamo la “mother” Cristin Milioti in questa bella comedy. Scopriremo insieme se alla fine si lasceranno oppure…

7.5/10


(1x02 "Un-Tag My Heart") è inutile, il 90% della popolazione occidentale è facebook-dipendente. Questa puntata ne è una dimostrazione. Quindi, mentre Eliza cerca di diventare una persona perbene, allungando l’orlo delle gonne, Henry si iscrive a faccia libro e inizia il tag compulsivo. Poi rinsavisce e chiede a Eliza di staggarsi, mentre lei è al club del libro, vestita da Pollyanna. Rinsavisce pure lei, si toglie la gonna e la riattacca alla finestra della cucina, prende il telefono e inizia a fare booty call. Poi cade in un tombino e va in ospedale. Morale della storia: non chiedete segni dal Cielo e non taggatevi in nessuna foto.

E il verdetto dei gufetto è: di certo non ci troviamo davanti alla serie più intelligente in onda in questo periodo, e sicuramente ci fa un po’ male al cuore vedere Karen Gillan passare da Doctor Who a Selfie, tuttavia 20 minuti passano splendidamente riuscendo, anche, a strapparci qualche risata (soprattutto rivedendoci in Henry mentre scopre FB).

7.5/10


(4x04  "Micro") Obiettivo della settimana è quello di dimostrare che non siamo superficiali. Jess quindi esce con un grandissimo figo che soffre della sindrome delle mutande di Peter Pan: in mezzo alle gambe è rimasto bambino. Nick la segue sperando di dare una sbirciatina nel bagno degli uomini. Schmidt e Coach smettono di mangiare perché vogliono fare le modelle e Winston si allea con Cece anche se lei non vuole.

E il verdetto dei gufetto è: finalmente una puntata piacevole! Jess e Nick continuano la loro fase di stallo emotivo, ma il loro essere impacciati e goffi ha smesso di essere ripetitivo e stantio, almeno in questa puntata. Molto gradita l’alleanza Cece e Winston: la strana coppia funziona.

7.5/10


(1x02 "In the Mix, On the Books, and In the Freezer") Dana è sempre più felice di stare a New York, Peter non ne può più, infatti va a giocare a golf. Nel frattempo, Dana si perde dentro Victoria’s Secret e mentre cerca di trovare l’uscita vede Peter in compagnia di un’altra ragazza. Per ripicca Dana si scarica Tinder e inizia ad uscire con tutta NYC. Ovviamente, si becca solo i più sfigati e torna a casa. Lì trova Peter mentre fa a gara col fratello per vedere chi guadagna di più. Una volta visionati i libretti degli assegni, Peter va da Dana e insieme decidono di eliminare tutte le app per appuntamenti dai loro smartphone.

E il verdetto dei gufetto è: la serie promette bene. Inoltre, Peter è una vecchia conoscenza di Greek che, come un buon vino, “invecchiando” è migliorato! Non vediamo l’ora di vederne ancora!


8/10


(1x02 "Meteor Shower") puntata bellissima! Soprattutto perché la sottoscritta ha ottenuto ciò che aveva chiesto la settimana scorsa: il furgoncino hippy è deceduto! Per il resto, la puntata procede piacevolmente; vediamo Rebecca accaparrarsi appuntamenti per la serata perché non vuole restare sola, ma nello stesso tempo non è in grado di prendere impegni a lungo termine (ossia da oggi fino a venerdì per andare fuori città a vedere una pioggia di meteoriti col medico legale), ma alla fine si ritrova sola a casa con un brownie alla marijuana e un pompiere tanto sexy quanto stupido.

E il verdetto dei gufetto è: la serie è appena iniziata, ma credo che assisteremo a grandi cambiamenti in Rebecca, e nel frattempo non ci resta che ridere.

8/10 

E da questa settimana attendiamo con ansia il ritorno di About a Boy! Stay tuned!

martedì 14 ottobre 2014

RECENSIONE: la triade di Shonda #1

Eccoci di nuovo qua. Trascorso il weekend tra relax e bagordi, siamo nuovamente pronti ad affrontare faccia a faccia Shondonanostra. Vediamo cosa ci ha combinato questa volta.




(11x03   "Got to Be Real") Avevamo lasciato la felicissima Meredith in compagnia di Maggie Pierce mentre le diceva di essere sua sorella. Meredith, in preda ad un attacco di gioia, la chiama bugiarda, le dice che l’eredità di mammina non si tocca e fugge via. Alex sta facendo i compiti, ripetendo a voce alta sotto la doccia il suo discorso, ma a Meredith non gliene importa un cippalippa e lo assilla con la sua vita. Per farla stare un po’ zitta, Karev inserisce la password di Meredith nei registri online dell’ospedale e, tanto bene, esce fuori un documento in cui è scritto: “Meredith fatte na risata. E uno short.” Meredith ovviamente legge solo quest’ultima parte. Si attacca alla bottiglia, continuando a dire: “perdindirindina, ho una sorella. Viva.” Alex le dice: “per favore, vai a smandruppare le orecchie di tuo marito”, ma Meredith non parla con Derek, in quanto è arrabbiata con lui perché ha scelto di non andare a Washington. Se fosse andato a Washington, non gli avrebbe parlato perché sarebbe stato un egoista a scegliere di partire. Evviva la coerenza. Allora Meredith chiama Webber e gli dice: “sono arrabbiata, non ti parlo più. Così la prossima volta che scopri che ho una sorella impari a dirmelo subito.” Allora Richard corre da Maggie e la stalkera tutto il giorno. All’ora di chiusura, si decide a dirgli: “e da Seattle, tuo padre è quiii.. carramba che sorpresa!”, ma Maggie è pur sempre la sorella di Meredith: si arrabbia e non gli parla più nemmeno lei! Intanto Meredith raggiunge Derek e gli dice: “ho bevuto troppo!”. Derek si picca perché non lo ha aspettato e gli rinfaccia che a Washington avrebbe avuto tanta tequila solo per lui: almeno adesso non si parlano reciprocamente.
Nel frattempo, in ospedale… Owen cerca di dimenticare Cristina con un plotone di soldati mutilati ai quali promette di rimetterli a nuovo, per la gioia di Callie. Questa non vuole, perché vorrebbe restare a casa a fare la casalinga disperata e prendere un altro bambino. Arizona prima le dice sì, poi le dice: “ripensandoci, ne abbiamo ancora un po’ avanzato a casa, per stasera potrebbe bastarci quello.” Amelia soffre della sindrome della sorella minore e Alex, una volta sbarazzatosi di Meredith, va a litigare con la Baley, però tanto vince lei.

E il verdetto dei gufetto è: Shondona ne sa una più del diavolo e sa sempre come risollevare lo show dopo una puntata moscetta: una bottiglia di tequila in mano a Meredith Grey e la puntata è salva!

7.5/10



(4x03  "Inside the Bubble") Appena uscita dalla boutique, la nostra Olivia va a dire ciao al papà che, per sdebitarsi, la invita a cena chiedendole di portare il dolce, ossia Jake. Poi va ad occuparsi della sua ex compagna di banco che ogni tanto si perde la figlia. Poi dice a Jake di cospargersi di Nutella, lui dice “sì”. Poi gli spiega che deve essere il dolce alla cena del padre, lui dice “col cappero”. Nel frattempo Olivia ritrova la figlia della sua ex compagna di banco e sono tutti felici. Dopo 5 minuti si accorge che in realtà è morta e sono tutti tristi. Huck chiama sottovoce Olivia e le fa vedere un video porno. Verso la fine, si accorge che i protagonisti del filmino sono la sua ex compagna di banco e il fidanzato della figlia. Si arrabbia come una stufa e sbatte la sua amica addosso al muro, chiedendole perché non l’abbia invitata a farne parte. Per calmarsi, afferra Jake e lo trascina a cena dal papà che, solo per stavolta, ha già preparato il dolce. Durante la cena, Jake e papàpope litigano per decidere chi vuole più bene a Olivia, la quale però non se li fila e corre dalla sua ex compagna di banco che è stata ingabbiata per aver ucciso la figlia.
Nel frattempo alla Casa Bianca… David Rosen c’ha preso gusto a ricattare la gente e ad ottenere così tutto quello che vuole; Mellie dona in beneficienza le Ugg, evita per un giorno la merenda al cimitero e organizza riunioni inutili; Abby fa prescrivere una dose di fosforo al presidente che, finalmente, si degna di imparare il suo nome; Cyrus fa riposare la mano, che ha i tendini un po’ infiammati, e la stangona Portia è più felice mentre accompagna la figlia a scuola; Queen viene segregata per 24 ore ma nessuno se la fila.

E il verdetto dei gufetto è: con Scandal, Shonda non perde mai un colpo. Alla fine di ogni puntata, ti chiedi “ma come, è già finito?”. Best drama show ever!

9/10


(1x03  "Smile, or Go to Jail") Finalmente, siamo entrati nel vivo! Seduti sul nostro divano, non sentiamo più un senso di smarrimento, ma ci troviamo perfettamente immersi nell’azione, magistralmente bilanciata dai flashforward che fanno vedere allo spettatore esattamente quello che deve vedere, esattamente quando deve vederlo. Eravamo rimasti alla cattura della vicina di casa, la quale scopriremo aver lasciato un regalo scomodo a casa di Wes, la quale scopriremo essere più di una semplice vicina per lui. Ma torniamo alla trama presente: l’avvocatessa ha sguinzagliato il suo amante poliziotto perché sospetta che il marito abbia ucciso la studentessa ficcandola ne tank dell’acqua. Lui indaga e scopre che Annalise potrebbe aver ragione, torna da lei e le dice: “tranquilla, è tutto apposto. Fatti una doccia.” L’avvocatessa, nel frattempo, deve decidere se difendere o no il giocatore di football fidanzato della ragazza morta; allora Wes si traveste da avvocato e dice ad Annalise di difendere, invece, la sua vicina-futura fidanzata. Annalise accetta.  Michaela scopre che il suo fiancè non ha disdegnato Conner e Laurel fa ingelosire Frank.
Nel frattempo in prigione… Rebecca confessa: “Lila non si faceva la doccia dalla terza media. Qualcuno doveva pur far qualcosa”.

E il verdetto dei gufetto è: simile a Scandal in quanto ci sono intrighi, cospirazioni, ma anche vicende personali che si intrecciano e rendono il tutto più complicato; completamente diversa l’esecuzione. Ci piace, keep on Shondona!


8.5/10

martedì 7 ottobre 2014

Il bello dell'Autunno #2

Ieri abbiamo iniziato la nostra “Ode all’Autunno” dedicandoci esclusivamente alla triade di Shonda. Oggi, invece, daremo una rapida occhiata alle altre serie tv amate dal gufetto che sono (ri)iniziate giusto in tempo per allietarci in questo cambio di stagione e delle quali parleremo fino a che primavera, o ascoltitroppobassi, non ci separi.



(4x01 "A Tale of Two Sisters"; 4x02 "White Out"): attesissimo il ritorno di C’era una volta e non perchè l’ultima stagione fosse stata questo capolavoro, anzi! Altamente deluso nelle sue minime aspettative, il nostro spettatore era pronto a prendere una drastica decisione: smettere di vedere uno dei suoi telefilm preferiti. Ecco, tuttavia, che proprio alla fine dell’ultima puntata quei geniacci di produttori decidono di sfamarlo con quel che basta per assicurarsi almeno la visione di un’altra stagione. Dopo tutto quel verde portato nella serie direttamente dal regno di Oz dalla Malvagia strega dell’Ovest, un celeste ghiaccio invade, per i secondi finali della puntata, lo schermo: lo spettatore finalmente rileva un battito di emozione e capisce che la nuova fiaba che invaderà Storybrooke sarà Frozen. Esatto, non l’ennesima favola dei fratelli Grimm o di Christian Andersen (tutte categoricamente passate dalla mediazione del signor Disney, badate bene!), ma una storia entrata nelle nostre vite solo pochi anni fa. Nonostante Elsa e Anna non facciano parte del nostro background infantile, la scelta sembra essere giustissima e i primi due episodi della quarta stagione scorrono (finalmente!) in modo piacevole. Sembra tutto rose e ghiaccioli, eppure qualche stridore di unghie sulla lavagna si avverte. Dopo che Rumplebuono accontenta Belle e la porta a fare il viaggio di nozze della durata di 13 ore a circa 17 km da casa, arriva subito Rumplecattivo che trova nientepopodimenoche il cappello dell’Apprendista Stregone di Fantasia. Seriamente, ditecelo… ma quanto vi paga la Disney? Sempre in tema sponsor celebri, durante la loro luna di miele Rumple e Belle ballano sulla note di tisorpenderàcomeilsoleadest dentro una biblioteca casalinga enorme con degli outfits che tutti noi disneyani doc conosciamo fin troppo bene. Suvvia, state esagerando.
Altra nota stonata di questo piacevole inizio di stagione è la povera Evil Queen. Prima è cattiva, poi è buona. Torna cattiva dopo 10 minuti, poi si pente ed eccola ancora buona. Poi Emma parla e zacchete, cattiva. Poi Harry sorride ed è tutta occhioni e bontà. Si scheggia un’unghia e maledice tutti. Insomma, le opzioni sono due: o facciamo una petizione “Salviamo Regina dalle grinfie dei produttori“ oppure le paghiamo il Grillo Parlante per sistemare il suo bipolarismo. Fatto sta che Emma riporta indietro dal passato la primamortaoranonpiùmorta Lady Marian e Robin, a causa dei suoi rimorsi di coscienza, torna con la coda (da volpe) tra le gambe dalla moglie. E Regina non ci vede più. Prende il suo portachiavi, più grande di quello di San Pietro, va al manicomio e libera lo specchio delle sue brame: cattiva di nuovo. Infatti, appena esce fuori un nuovo mostro di ghiaccio tutti subito a dare la colpa a lei, povera.
Ora, vogliamo parlare di Hook e Emma? No, non parliamone, altrimenti finirei con una serie di improperi contro la savior. È proprio vero, chi ha il pane non ha i denti. Ed evidentemente non ha neanche un guardaroba, dal momento che sono più o meno quattro stagioni che indossa lo stesso paio di jeans, gli stessi stivali, la stessa maglia della salute e lo stesso giubbino di pelle. Indubbiamente è stata orfana troppo a lungo per capire che i genitori servono anche per dare le paghette.
Terminiamo con i lati negativi parlando della coppia più fastidiosa del piccolo schermo, che guarda caso è anche una coppia nella realtà. Ovviamente sto parlando di Biancaneve e del Principe Azzurro. Anche solo il pensare a loro mi fa spuntare contemporaneamente una carie e un’ulcera perforante, che piacere!
In ogni caso, Mary Margaret ha partorito, anche se non sembrerebbe e David ci ha fatto davvero, davvero, davvero tanto apprezzare i parrucchieri da uomo. Davvero tanto.
(Ma soprattutto, in tutto questo, chi caspita è Bo Peep? La pastorella fidanzata di Woody di Toy Story! Cioè, seriamente. Disney datti un contegno.)
Tra questi spiacevoli teatrini, tuttavia, assistiamo ai bellissimi flashback, prima ad Arendelle e poi nella Foresta Incantata, dove la storia di Anna ed Elsa ci coinvolge fin da subito, facendoci aspettare il momento in cui uscirà fuori Violetta ad urlare "Let it gooooooo". (No, non è vero, Violetta no, per favore.)
E il momento più bello in assoluto è al termine della seconda puntata quando vediamo la gelataia di Storybrooke che, nonostante il blackout (prontamente salvato dall’ora della poppata di Neal), è riuscita a salvare tutti i suoi gelati, e non grazie all’ottima autonomia della sua cella frigorifera. Okay, lo ammetto, il momento di per sé non è tra i più emozionanti, è solo bello per noi orfani di Lost ritrovare in ogni stagione un nuovo naufrago che approda a Once upon a time (anche se attendo con ansia l’arrivo di Sawyer).

E il verdetto del gufetto è: i messaggi subliminali della Disney non ci rovineranno questa promettente stagione, solo Violetta potrebbe. Quindi, per favore, non chiamatela.

8/10


(4x01 "The last Wedding"; 4x02 "Dice"; 4x03 "Julie Beckman's Older Sister"): e fra le prime ad essere ritornata questo autunno c’è proprio Jess che, al momento attuale, potrebbe benissimo diventare la protagonista di una sitcom infinita. La scorsa stagione avevamo intravisto la svolta, con la (forse prematura) decisione di far entrare in una relazione sentimentale Jess e Nick: insomma esattamente quello che noi tutti sapevamo sarebbe successo. Tuttavia, eclatante passo indietro, nella storia e nella maturità della serie, i due si lasciano e, cosa ancora peggiore, tutti (sceneggiatori compresi) fanno finta che la cosa non sia mai successa. Non ci resta che aspettare, sperando che il colpo di scena sia imminente, perché tra le spugne di Schmidt, i cocktail improbabili di Cece e il distintivo di Winston il muro tra una sitcom divertente e Beautiful è davvero sottile.

E il verdetto del gufetto è: continuate così e Ronn Moss chiederà di unirsi al cast; no, mettete giù quei telefoni, non sarebbe positivo per lo show.

5/10


(1X01 “Pilot”): ed eccola la nuovissima serie che vi mostra Kate Walsh come non l’avreste mai immaginata. Troppo presto per fare giudizi, possiamo tuttavia fare un paio di considerazioni dopo aver visto  il pilot.
La prima è: alcol. La seconda è: ho odiato Addison con tutto il cuore e terminato Private Practice per inerzia; questo non potrà mai essere peggiore. La terza è: ma è possibile che la Walsh stia bene con qualunque cosa e con qualunque improbabile frangia?! La quarta: il biondino (già visto in 2 Broke Girls, btw.) rende il tutto più interessante.

E il verdetto del gufetto è: direi che le considerazioni fanno ben sperare, però, per favore, comprate una utilitaria alla Walsh, quel furgoncino hippy non si può vedere!

7/10


(1X01 “Pilot”): lei si è appena trasferita a New York. Lui è obbligato dalla moglie di un suo amico ad uscire con lei. Pessima idea. Lui dopo 3 giorni, 5 chiacchierate con la sorella, 7 minacce dalla sopra citata moglie dell’amico, si pente e ci riprova. Ari pessima idea. Lui, stavolta senza nessuna spinta esterna, si ripente e ci ririprova. Stavolta va bene.
Okay, la trama non ha nulla di esaltante, ma io devo ancora digerire la fine di How I met Your Mother (piango. Sto realmente piangendo.) e questa serie ha lo scenario giusto per noi amanti del New Jersey.
Se non avete trovato nulla di sbagliato nella frase precedente, non siete degni di Manhattan (love story).

E il verdetto del gufetto è: la storia mi è parsa un po’ moscia, lo skyline l’ha risollevata subito.

6/10


(1X01 “Pilot”): lei è una ex viaggiatrice nel tempo che ha preso come modello Lindsay Lohan in Mean Girls  e che non riesce a non farsi selfie e a non pubblicare costanti aggiornamenti della sua vita sui social. Lui è un asiatico bruttino asocial. Chissà come mai. Lei, dopo aver vomitato anche l’anima, si rende conto che ha tanti followers, ma nessun amico in carne ed ossa. Lui le punta un dito contro e inizia a sghignazzare. Poi si pente e le offre di entrare nel suo gruppo di auto aiuto, gli Asocial Anonimi. Vedremo quanti gettoni riusciranno a conquistare insieme!

E il verdetto del gufetto è: è la serie giusta per chi ha bisogno di qualcosa di non impegnativo. Ma per niente impegnativo, eh! Però è piacevole con i suoi stereotipi portati all’eccesso.

6/10

lunedì 6 ottobre 2014

Il bello dell'Autunno #1

Autunno: la stagione della malinconia. Maglioni che sanno di naftalina tornano padroni degli armadi. Venditori di caldarroste negli angoli alle uscite della metropolitana finalmente non sono più fuori luogo. Foglie arancioni umide si attaccano alle suole delle scarpe. Ombrelli dimenticati sull’autobus nell’ora di punta. Bollitori sul fuoco e bustine di tisane nella dispensa. Legna che scoppietta dentro il camino.
Ma soprattutto l’inizio della nuova stagione televisiva! Ebbene sì, sarà anche un periodo malinconico, col cambio dell’ora imminente, le giornate più corte, l’abbandono di vestiti frou frou, ma noi lo adoriamo lo stesso, perché finalmente tutti i malati di serie tv possono avere la loro dose giornaliera!
In questo post, vi parleremo solo di tre serie che sono, tra l’altro, fra le preferite del gufetto. Alcune sono new entry, altre invece sono ever green. 
Stiamo parlando della triade di Shonda!



(11x01 "I Must Have Lost It on the Wind"; 11x02 "Puzzle with a Missing Piece"): ormai sono un po’ di anni che iniziamo la stagione con la convinzione che non ce ne sarà un’altra e invece la nostra Shondona trova sempre una nuova catastrofe (ed evidentemente nuovi scheletri negli armadi degli attori con cui li convince a continuare a firmare i contratti) che le regala abbastanza moventi per andare avanti. Tuttavia questa undicesima (Undicesima?! Seriously Shonda?!) stagione è iniziata sottotono. La mancanza di Cristina Yang (gli scheletri di Sandra Oh erano finiti.) si sente, eccome se si sente, tuttavia Meredith coglie la palla al balzo e dopo lamentele varie, corre dal suo terapeuta: la tequila.
Derek è l’unico chirurgo del cervello che ci deve fare pace. Il presidente degli USA ti offre un lavoro e tu che gli dici: mi spiace ma mia moglie è in SPM perenne, sarà per la prossima!
Il posto di Cristina (buuuu Cristina, dove seiiii???) mica lo poteva dare a un chirurgo cardiotoracico qualunque, no! Ovviamente il karma (di nome Shondonanostra) decide di affidarlo alla figlia illegittima della compianta Ellis Grey aka madre di Meredith aka amante dell’unico chief Richard Webber. Quindi prendiamo la calcolatrice, facciamo duepiùdue e esce fuori che questa Maggie Pierce altri non è se non la sorellastra di Meredith e figlia di Webber.
Nel frattempo all’ospedale… Calliope e Arizona prima si amano, poi si odiano e litigano e infine decidono di chiudere gli occhi, scegliere una surrogato, farle partorire il loro secondo pupo e nel frattempo Arizona si infila il grembiulino e torna a scuola per diventare un chirurgo neonatale. Poi fuggirà a LA e ruberà il posto di Addison.. Ah, no! Quella è un’altra storia.
Alex prima abbandona l’ospedale per andare in una clinica privata, guadagnando così tipo venti volte di più. Ora invece cambia idea perché tutti quei soldi gli fanno schifo, ma anche perchè Cristina gli ha lasciato il suo posto nel consiglio. Ovvio no? Chi non lo farebbe? (Justin su dai, diccelo… cosa ha scoperto su di te Shondonanostra? Eh, eh?)
Owen piange, gli specializzandi passano le loro ore lavorative a guardare dentro l’armadio di Shonda per trovare qualche scandalo per ricattarla e per farla finalmente smettere e noi nonostante tutto continuiamo ad essere vittime del fascino di Grey’s Anatomy e anche se davanti agli altri facciamo i cinici distaccati, sotto sotto preghiamo con tutto il cuore che gli specializzandi non trovino nulla nell’armadio di Shondonanostra.

E il verdetto del gufetto è: “se non puoi batterli con la forza, prendili per sfinimento”. Continuiamo a seguire Grey’s Anatomy perché il primo amore non si scorda mai, ma speriamo che migliori. E Meredith, fatte na risata, su!

6/10


(4x01 "Randy, red, Superfreak and Julia"; 4x02 "The State of the Union"): dopo un breve periodo di vacanza in un'isola deserta della Tanzania insieme a Jake aka maritofigomamortodiTeddy, Oliviona torna a Washington solo per fare toccata e fuga (si certo... e a Shonda chi glielo dice?) e per organizzare il funerale di Harrison, perché a quanto pare Olivia è l’Enzo Miccio dei funerali. Tuttavia, già che ci sta, decide di occuparsi di un caso che, tanto bene, le piomba addosso venticinque minuti dopo essere scesa dall’aereo. Una cosa tira l’altra e per la felicità di Shonda, Oliviona decide che Fitz non le fa né caldo né freddo e quindi sceglie di rimanere. Queen è felice, Huck ha ottenuto quello che voleva (perché Huck felice è una parolona), la Roscia invece inizia a panicare, perché mentre Oliviona non c’era lei le ha fregato il posto alla Casa Bianca e il povero Jake vede retrocedersi di nuovo allo stato di bootycaller.
Nel frattempo nella Casa Bianca… una stangona repubblicana cerca di ostacolare le aperture democratiche del papàdiMeredith inviandogli tra l’altro un bellimbusto nel letto, Mellie fa merenda sulla tomba del figlio e per fortuna riescono a farle togliere gli Ugg, David Rosen diventa l’avvocato del presidente.
Papà Pope, invece, lo ritroviamo come al solito: beve, mangia al ristorante e mente.
In tutto questo, Oliviona rincontra Fitz (sì, quello che non le fa né caldo né freddo) fa tanti pensieri sconci e corre da Jake. Con una bottiglia di vino. Che però ha già bevuto da sola in un sorso solo.

E il verdetto del gufetto è: Olivia sempre più fashion, Jake sempre più figo, Shonda mi raccomando! Non rovinare pure questo! Scandal lo adoriamo esattamente così com’è!

9/10


(1x01 "Pilot"; 1x02 "It's All Her Fault"): ed eccolo! Il tanto atteso neonato di casa Rhimes. Dopo undici anni in ospedale e quattro passati tra scandali politico-parlamentari, Shondona ha alzato la cornetta, ha chiamato sua sorella avvocatessa/professoressa e le ha chiesto di girare un reality sulla sua vita. La prima puntata, personalmente, mi ha lasciato con un senso di insoddisfazione: ho amato Grey’s e Scandal dal primo istante, questo no. Comunque bando alle ciance e vediamo di cosa si tratta: dopo Seattle e Washington, ci trasferiamo a Philadelphia. Primo giorno di scuola e già nella classe di Annalise Keating bisogna essere preparati. Dopo lo sfruttamento minorile di questi poveri studenti, cinque ricevono la grazia e vengono assunti per lavorare nello studio dell’avvocatessa. Dopo il primo giorno di scuola. Lavorare. Con uno stipendio. Cooomunque.. nota positiva, la story line non segue il solito corso cronologico, ma alcuni flashforward aiutano ad aumentare la suspence e convincono lo spettatore a non cambiare canale. Perché, ammettiamolo, senza la statuetta sporca di sangue e il morto misterioso: seriously Shonda?! Durante queste due prime puntate vediamo spuntare uomini dalle gambe dell’avvocatessa, mariti cornuti ma ugualmente poco simpatici, vicine di casa dark che nascondono evidentemente qualcosa, ragazze scomparse che vengono ritrovate morte del tank dell’acqua di una casa della confraternita di cui facevano parte e nel quale rilasciano dei fluidi corporei che andranno poi a finire nell’acqua della doccia delle consorelle devastate dal dolore. Per i capelli, mica per la sorella morta. Tuttavia scatta la scintilla. Ancora una volta ci malediamo perché abbiamo permesso (di nuovo!) a Shondonanostra di tenerci incollati allo schermo. Sarà una sadica, ma il suo lavoro lo fa bene, ammettiamolo.

E il verdetto del gufetto è: non è ai livelli di Scandal, ma Shonda è stata bravissima a fornirci quel po’ di informazioni che sembrano averci fatto capire tutto, pur mantenendoci nella consapevolezza che ancora non sappiamo un cavolfiore. E tutto ciò ci fa contare quanti giorni mancano al prossimo murder! Brava Shondona!

8/10